Archivio per gennaio 24th, 2009

di Oscar Eleni

Diceva il poeta Casimiro che i pazzi sono straordinari nei loro momenti di lucidità. Lo abbiamo preso in parola perché vista da Cantù potrebbe andare bene; perché vista dalla stanza dei bottoni dove si siederà Dino Meneghin, candidato unico alla presidenza federale, potrebbe diventare la nuova parola d’ordine da qui alle qualificazioni di Azzurra per l’Europeo; perché ascoltando trasmissioni radio dove qualcuno ipotizza che le società, come appare dai bilanci chiusi a fine giugno, se non cambieranno modo di gestire finiranno sul lastrico, lasciando a sei, sette club la possibilità di andare avanti, servirebbe proprio essere lucidi dopo essere stati tanto folli; perché fa malissimo sentire parlare del tetto dei salari senza crederci, ma è interessante che lo facciano gli agenti già pronti a farci sapere che la colpa del dissesto non è certo dei giocatori, soprattutto quelli italiani, ma è anche stimolante sapere che forse ci sarà un momento di lucidità generale mentre dall’America ci fanno spaventare annunciando che nel 2011 potrebbe esserci un’altra serrata dei proprietari non disponibili a trattare un nuovo contratto base con i loro artisti. I giocatori hanno colpe soltanto quando giocano male, non fanno progressi, buttano via l’estate, quando pretendono che ci siano bilanci diversi per le società che vanno in Europa e quelle che giocano in questo giardino, ma fanno bene a difendere la loro posizione perché tutti sappiamo bene che ci si affeziona di più a quelli che restano almeno due o tre anni, a quelli che capiscono dove stanno giocando rispetto ai “ragazzi difficili” che ovunque sbarcano promettono quello che non hanno mai mantenuto in vita loro.
Vedete bene che i poeti ci guidano dove vorremmo sempre andare, ci portano nella sala dei sorteggi di coppa Italia dove tutta la fatica della NGC sembra vanificata dall’accoppiamento con gli invincibili di Siena, gli stessi che proveranno a vincere la sedicesima partita consecutiva in campionato proprio contro Cantù. Serve lucida follia per non prendere paura, per non decidere subito di respirare profondo, facendo finta di avere l’occasione giusta di rivedere la preparazione pensando alle altre avversarie, quelle che, magari, sono abbordabili perché qualche peccato lo hanno già commesso, come del resto la squadra di Dalmonte che, da questa domenica alla trasferta di Teramo del primo marzo, avrà bisogno di riflettere più che di andare all’assalto per far arrabbiare la logica. Chi legge nei grandi numeri dice che un paio di volte all’anno anche Siena perde il suo orizzonte, le è capitato nelle ultime due edizioni della coppa Italia che doveva e poteva stravincere, ma vivere in questa illusione, pur sapendo che la NGC è stata forse più brava fuori casa che al Pianella, potrebbe fare del male. Adesso la prova generale, a metà febbraio la prova del nove. Certo che sembra una follia, ma se uno spera di essere lucido nel momento che conta perché non vivere almeno in questa illusione pensando però bene anche al resto, diciamo le partite in casa con Caserta e Udine, quelle fuori con Avellino e Teramo?
Passando ad altro sono in molti quelli che ci chiedono cosa pensiamo del nuovo governo federale che dovrà affiancare Dino Meneghin, sapendo che allenatori e associazione giocatori confermeranno i loro uomini che già sembravano insofferenti durante la gestione Maifredi, sapendo che forse la Lega di serie A troverà un accordo per entrare nella gestione visto che adesso tutti hanno voglia di pace, felici che super Dino abbia messo nella lista degli eleggibili, i consiglieri in rappresentanza delle società regionali, quel Giancarlo Salvetti che ha lavorato così bene a Varese dove per tanti anni è stato davvero un pilastro dell’attività di base. Ci sono 11 candidati per 9 posti, ci sono nomi abbastanza nuovi per sostituire il vecchio gruppo dirigente, ma non veniteci mai a dire che ci saranno problemi sulla candidatura dell’uomo che diventerà importante per aiutare Meneghin a districarsi nella selva oscura della vita federale in via Vitorchiano.
Saltando su un altro ramo, dopo aver letto del sogno di Valerio Bianchini, ironia al servizio dell’intelligenza, avviso ai naviganti che non potranno lasciare andare la barca senza remare e fare fatica, dobbiamo riconoscere che le cifre sui deficit dell’ultima stagione, Milano meno 5 milioni e mezzo di euro, Roma meno 4.7, Fortitudo Bologna meno 3.4, dovrebbero tenere in allarme il presidente designato sia in Federazione che in Lega, registrando con una certa apprensione che SKY ha fatto lo sforzo massimo per Olimpiadi, mondiali di calcio e, adesso, anche Sei Nazioni di rugby, mandando un messaggio chiaro a chi dovrà discutere il nuovo accordo con il basket di serie A, adesso che qualcuno bussa di nuovo alla porta della Rai sapendo bene che tutti noi ammalati del gioco siamo pronti a sopportare lavagne, opinionisti dell’eco, telecronache lecca lecca, ma non certo ad avere una programmazione nascosta su un canale dove se non stai attento finisci per addormentarti sul campionato di bocce, di tamburello, sulla gara di freccette.
Oscar Eleni

Il luogo comune recita che in tempi di crisi economica i giochi e le scommesse vivano di solito un boom, partendo dal teorema che quando la gente ha meno soldi li impiega tutti per sognare il colpo grosso. E come al solito il luogo comune è fondato, perché secondo i dati dell’Aams (il cui logo è ben conosciuto da chi si vede oscurato l’accesso ai siti di exchange) nel 2008 questo settore è cresciuto del 12,7% raggiungendo oltre 47 miliardi di euro di giocate: praticamente il 2% del PIL. Restringendo il discorso alle scommesse sportive, quindi senza ippica, si registra invece un clamoroso aumento del 44,8% con 4.085 milioni di euro buttati su calcio e altre discipline. Situazione deludente per l’Erario, che dal gioco sportivo ricava 230 milioni di tasse all’anno: meno di quello che arriva dal Lotto (1565 milioni) ed addirittura dal Bingo. Sapendo di dare un aiuto relativo a Tremonti, ripartiamo dal due su tre di settimana scorsa che ci ha portato a meno 30,4 euro. Oggi pomeriggio eccellente il 2,00 della Reggina nello scontro diretto per la salvezza con il Chievo: i quotisti non hanno stranamente dato grande peso al fattore campo ed i volumi sono rimasti modesti (traduzione: il fatto che i reggini siano più numerosi dei tifosi del Chievo non ha abbassato la quota). Stasera non si può stare fermi con l’AZ dato 1,20 sul De Graafschap, mentre la terza puntata da 10 ce la teniamo per domani sul campionato greco: l’1,50 del Larissa sul modesto Panserraikos dovrebbe produrre soldi facili. Vincerà di sicuro l’Erario, ma non troppo.
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di oggi)