Archivio per giugno 15th, 2008

Applausi per Ibra

Pochi ritocchi alla squadra ideale, sempre con il 4-4-2. Gianluigi Buffon (Artur Boruc) – Philipp Lahm (Cosmin Contra), Robert Kovac (Tomas Ujfalusi), Pepe (Josip Simunic), Danijel Pranjic (Fabio Grosso) – Libor Sionko (Dirk Kuijt), Konstantin Zyrianov (Orlando Engelaar), Nigel De Jong (Christian Chivu), Lukas Podolski (David Silva) – Cristiano Ronaldo (Fernando Torres), David Villa (Zlatan Ibrahimovic). Allenatore: Marco Van Basten (Slaven Bilic).

L’ultimo turno delle partite dei gironi è il preferito dagli scommettitori perché la classifica spesso suggerisce risultati accomodati, ma nemmeno Terim e Bruckner hanno idea di cosa uscirà da un Turchia-Repubblica Ceca in cui i rigori di spareggio rappresentano uno scenario più che possibile. La logica direbbe di giocare l’1-2, mentre l’esperienza suggerisce il pari. Di sicuro non passeranno il turno entrambe, quindi possiamo uscire dai dubbi con una copertura: 7 euro sull’1-X della Turchia nei 90’, offerto dalla Snai a 1,52, più 3 euro sulla Repubblica Ceca vincente l’Europeo alla bella quota di 30. In caso di vittoria turca, ai rigori o nei regolamentari, avremo un rendimento del 6,4 %, mentre in caso di vittoria ceca nei regolamentari perderemmo i 7 euro puntati sulla partita ma andremmo anche ad un loro facile recupero nei quarti. Ovviamente tiferemo per una vittoria ceca ai rigori, che salverebbe la X della partita tenendo vivi i 3 euro giocati a 30 sulla vittoria finale. In due casi su quattro vinciamo subito, in uno subito e anche dopo, in uno con recupero nei quarti. Niente male. (Pubblicato sul Giornale, fonte: http://www.ilgiornale.it/). Grazie allo spunto di David Villa ieri la Spagna ci ha regalato un più 1,55, quindi il parziale è per il momento negativo di 0,90. Ma siamo fiduciosi, come al solito…

Solo bambine bionde

Chi si ricorda di Polonia-Unione Sovietica del Mondiale 1982 mandata dalla tivù polacca in diretta-differita di qualche minuto per evitare che i telespettatori potessero vedere sugli spalti eventuali bandiere di Solidarnosc? Ce ne siamo ricordati vedendo inquadrato durante una partita Lech Walesa, ma anche leggendo le dichiarazioni del direttore generale dell’autorità televisiva svizzera Armin Walpen, che in un’intervista pubblicata dal settimanale ‘SonntagsZeitung’ si è schierato contro la censura dell’Uefa, con la quale protesterà ufficialmente. Ma cosa è successo? In pratica le immagini delle partite di Euro 2008 trasmesse alla televisione, quelle che tutti noi vediamo, sono ‘depurate’ sia a livello di regia in diretta (evitando quindi le inquadrature di fumogeni, piccole risse, tifosi dall’aspetto bellicoso, eccetera) che di contributi in differita. Il caso è esploso dopo Austria-Croazia, ma questa politica morbidamente censoria è comune a tutte le partite. La giustificazione Uefa è la solita: così non diamo visibilità agi estremisti. E vai allora con bambine bionde, papà sorridenti, ragazzi con la faccia dipinta. Le poche immagini scomode, non a caso (parliamo dei nazi visti a Germania-Croazia di giovedì) sono state girate dalle telecamere delle singole emittenti nazionali. E quindi? Hanno ragione un po’ tutti, ma il signor Walpen un po’ di più: il calcio non è solo ventidue ragazzi in mutande, se no interesserebbe solo ai loro parenti e a qualche allenatore fanatico. E’ l’insieme dei valori che gli diamo, è quello che rappresenta: non va nascosto.

stefano@indiscreto.it


Non è proprio chiaro perché l’Uefa dovrebbe complottare contro l’Italia, considerando anche l’ipotesi di candidatura congiunta Italia-Francia per tamponare in extremis il disastro polacco-ucraino del 2012. Scenario che permetterebbe a Platini e soprattutto all’istituzione di non perdere la faccia. Tanto più che il nuovo Moreno della terra dei cachi, il norvegese Ovrebo, ha tranquillamente ammesso l’errore in occasione del gol annullato a Toni contro la Romania. Il presidente Figc Abete si è superato contestando la formula del girone all’italiana che favorirebbe i tarocchi, davvero una grande scoperta: l’alternativa sarebbe l’eliminazione diretta fin dagli ottavi, una soluzione esaltante se non fosse che le federazioni partecipanti ricevono determinate cifre in virtù del fatto che sono assicurate 31 partite piuttosto che 15. In ogni caso Lubos Michel per Italia-Francia di martedì sera sembra possa andare bene a tutti: lo slovacco ha diretto bene, fra le mille partite, anche l’Italia-Francia di San Siro dello scorso settembre (un bloccatissimo zero a zero), oltre che l’ultima finale di Champions a Mosca. Platini lo considera il numero uno d’Europa, ma sono discorsi un po’ vuoti: se Van Basten non ordinasse ai suoi di perdere contro la Romania non sarebbe onesto, ma solo stupido. Visto che il suo obiettivo è alzare il trofeo, non fare regali alla terra promessa dell’evasione fiscale (dove si è trovato benissimo, cavandosela con i danni di qualche multa per divieto di sosta). Una spedizione preparata malissimo dalla federazione, al di là degli errori che può aver fatto Donadoni (secondo noi più umani che tecnici: l’ultimo è stato il ‘suo’ Di Natale accantonato per il ‘suo’ Quagliarella), che adesso mentre si prepara a brindare a Lippi ispira i soliti articoli sugli italiani scomodi che si devono fare largo nel turpe mondo delle multinazionali.