Gazza che non si capisce

Sempre sul tema discriminazioni, che non riguardano solo il colore della pelle (e non in un senso solo) ma cento altre nostre caratteristiche. Interessante segnalazione di Nicola, residente a Londra e fedelissimo di Match of the Day, lo storico (è nato nel 1964, lo vedevamo anche in Kuwait nel 1978: la vendita dei diriti tivù all’estero è iniziata prima dell’era Premier…) programma della Bbc. Nella puntata di ieri visto Paul Gascoigne, dopo le recenti vicende: spettacolare a livello Cassano (a proposito, quella rilasciata a Sky e vista in replica venerdì scorso è l’intervista televisiva dell’anno), imbarazzante, incomprensibile. Nonostante l’aspetto da malato terminale ha commentato la ‘sua’ Tottenham-Newcastle, storpiando i nomi dei giocatori e non facendo capire molto nemmeno del resto. Il caso umano è particolare, ma in generale chi ci vive nota che in una certa Inghilterra ‘media’ esiste un atteggiamento di arrogante sufficienza nei confronti dei ‘geordies’ (così vengono chiamati quelli del Tyneside: oltre a Newcastle agli appassionati di atletica dirà qualcosa il nome di Gateshead). Discriminazione culturale, Gazza è bianchissimo. Dove vogliamo arrivare? Da nessuna parte: la guerriglia va combattuta casa per casa, partendo dalla nostra.


  1. @Italo, d’accordo su tutto. E’ per quello che io mi definisco un cane sciolto, non voglio aver niente a che fare con nessuna associazione nè movimento, e rifiuto qualsiasi etichetta: milanista, fascista, ecologista, anarcociclista, animalista, etc.Io sono io e non ho nulla da spartire con nessuno… 😉

  2. @DaneEhila che impeto a quest’ora. Se vogliamo dirla tutta ed avere un disegno completo, considera che gli ecologisti (una buona parte) furono pagati dalla lobby petrolifera per andare contro il nucleare. Così abbiamo le centrali nucleari in Austria, Svizzera, Francia e Spagna, noi paghiamo l’energia ma il cesio, il radio e altre schifezze, si fermaranno sul confine delle Alpi perchè noi abbiamo Pecoraro Scanio e i verdi.Italo

  3. Un’azienda fa solo i suoi interessi, lo Stato (almeno teoricamente) dovrebbe fare gli interessi di tuttise lo Stato mi raddoppia il prezzo dell’acqua io posso protestare, posso chiedere conto al sindaco, alle istituzioni, posso non votarli la prossima voltase lo fa un’azienda cosa faccio? disdico l’abbonamento? e se non posso perché c’è un regime di finta concorrenza?esempio: forse voi a Milano avete l’alternativa Fastweb, noi in provincia dobbiamo stare con Telecom, il servizio di altre compagnie non è qualitativamente paragonabile

  4. @Jeff: 1) Pecoraro Scanio un cazzo, le pale eoliche creano veramente problemi agli esseri viventi quindi vanno sistemate in zone “innocue”. Come appunto le pendici delle montagne del nord, dove vento ce n’è eccome (ma chi te l’ha detto che il vento è solo al sud?!…).2) Il problema nasce anche dall’acqua che sprechi dal tuo rubinetto, fidati. Lo scaricare la colpa solo sugli altri mi ricorda lo scontrino non dato dal negoziante che dice “con tutti i Tanzi che rubano…”Poi è ovvio che l’agricoltura dovrebbe passare all’irrigazione invece che allo spreco dato dall’apertura degli argini, ma l’esempio del rubinetto aiuta meglio il cretino a capire il problema perchè lo coinvolge da vicino…3) Scusami ma la demagogia di bassa lega è la tua: siccome i politici mi rubano dalle tasche allora devo consentire ai capitani d’industria di fare lo stesso?!Tu sei vittima di quel circolo diabolico che io condanno e combatto: privatizzo l’acqua, così costa di più, ma poi mi danno il posto di lavoro, così guadagno e posso farmi derubare tranquillamente tanto sono pieno di soldi! Ma non vi rendete conto che hanno fatto lo stesso con le automobili?! Vi prendono per il culo! Per far mangiare Pirelli, Fiat e petrolieri hanno sfregiato il paese di strade paralizzando il paese con le automobili!Per vendervi i loro prodotti vi hanno convinto che erano necessari, vi hanno convinto che senza auto non si può, vi hanno convinto che era giusto disboscare per creare pascoli per mangiar la carne tutti i giorni, vi hanno convinto che l’acqua comprata al supermercato è più buona, etc!… E’ tutto falso: l’auto ti serve solo perchè hanno ammazzato ogni altro tipo di trasporto, la carne mangiata tutti i giorni fa solo male, l’acqua esce dalla terra e venderla è una truffa, etc…Ma alla gente non entra in testa, sono tutti alla ricerca della porpria appendice fallica: l’auto, il cappotto firmato, l’orolgio col setstante da amrinaio che nessuno sa intepretare, il megacellulare con 200 funzioni che nessuno usa, il superpalmare con lavastoviglie e teletrasporto che tutti usano solo come rubrica e quaderno per gli appunti, etc… Tutta merda inutile, che ingrassa i porci e riempie le discariche quando esce il modello nuovo…No, ti sbagli, non mi hai capito: io non sono contento se si consuma di più! Io voglio spendere poco consumando poco, se consumo di più perchè tanto c’ho i soldi per farlo non sono per niente contento.Perchè l’impatto sul mio portafoglio non cambia ma quello sul pianeta sì.E’ evidente che io parlo di un mondo ideale, dove il politico non si intaschi i soldi dell’acquedotto pubblico, ma mi meraviglio che tu non riesca a capire l’esempio che ho fatto: un mio amico in Toscana pagava 30€ all’anno per 100 metricubi d’acqua (sparo cifre a caso per farmi capire). Poi hanno privatizzato ed è arrivato a pagare 65€. Allora ha detto “sticazzi, vediamo di consumare meno”, così la bolletta è tornata a 30-40€ (per 50 metricubi, però). Poi la bolletta successiva è tornata a 60-70€. Lui va a vedere perchè e scopre che la società s’è accorta che la gente consumava meno e quindi, per mantenere inalterati gli introiti, ha pressocchè raddoppiato il costo dell’acqua.Quindi lui adesso con la privatizzazione consuma in metricubi d’acqua la metà di quanto consumava con l’acqua statale (50 metricubi contro 100) ma paga il doppio (30-35€ contro 60-70…).Ma di quale cazzo di circolo virtuoso stai vaneggiando?!…Ridatemi l’assessore che si comprava la villa coi fondi neri dell’acquedotto!!!…

  5. transumante, non volevo mancare di rispetto a nessuno ma troppe volte si sentono pareri basati sulla non conoscenza delle cose. Lo stoccaggio dell’energia non è “un problema non da poco”, è proprio impossibile. E il trasporto dell’energia è quello che impedisce che si facciano, ad esempio, le centrali elettriche (di qualsiasi tipo, visto che secondo alcuni sono tutte dannose) in posti lontani dal luogo dove l’energia poi serve. Tanto per ricondurre le cose alle dimensioni reali: 1. eolico – sta per uscire un nuovo modello di pala che sarà la più grande mai realizzataed avrà una potenza di circa 6 megawatt. 2. per produrre 1 megawatt con l’energia solare servono circa 2 ettari di pannelli. Una centrale di produzione con turbine a gas produce mediamente 400 megawatt. Un termovalorizzatore di medie dimensioni ne produce 40. Sono assolutamente consapevole e critico per il fatto che certe scelte siano funzionali agli interessi di pochi ma a volte bisogna anche essere consapevoli di certe difficoltà tecniche e del fatto che la storia ha i suoi tempi. Nel settore della produzione di energia il vero scandalo è che il nostro Paese non è solo indietro dal punto di vista dell’utilizzo ma è totalmente assente dal punto di vista della produzione di macchinari. Li sono i veri posti di lavoro….

  6. Dane: OK per ogni forma di energia alternativa anche per produrre micro quantità come con i pannelli per uso domestico, però: 1) l’energia è trasportabile ma su brevi distanze, poi hai troppa dispersione. certo che compriamo energia dall’estero ma non va in sicilia, non funziona così… Perchè ti stupisci se compriamo energia dalla svizzera? loro hanno il nucleare… Le pale eoliche si mettono dove c’è vento frequente e costante, cioè in alcune zone di alcune regioni (certo non al nord…) il sonno degli abitanti e le migrazioni degli uccelli sono una stronzata da pecoraro scanio, ti garantisco che basta alzare le royalties a favore dei comuni e le pale te le fanno mettere.2) Forse prima o poi l’emergenza acqua sarà un emergenza anche in quei posti in cui adesso la si può sprecare ma per il riscaldamento globale del pianeta. Il ciclo dell’acqua è almeno in parte chiuso; l’acqua davvero “consumata” e quella usta per agricoltura e industria, non quella che uso se lascio il rubinetto aperto mentre mi lavo i denti 3) “Forse non lo sai, ma in alcune zone della Toscana hanno cominciato a diminuire i consumi dell’acqua dopo la prima bolletta. E dopo un anno hanno scoperto che pur diminuendo i consumi la bolletta era tornata identica, perchè?! Perchè la compagnia s’era accorta della diminuizione dei consumi e allora aveva alzato le tariffe per incamerare i medesimi introiti. Perchè la società privata non può accontentarsi di vedersi pagato il servizio (eseguito da e per lo Stato, cioè noi) ma deve creare guadagni gli azionisti…” Vero, è una società capitalista, ma dire che “con l’acqua statale io pago tubi ed operai dell’acquedotto, con la privatizzazione io devo pagare il suv del dirigente, la villa del direttore e la cocaina dell’amministratore delegato..” è demagogia di bassa lega. Potrei ribattere che con i soldi dello stato IO (che pago le tasse) pago gli sprechi della politica e della mafia, con la privatizzazione nel lungo periodo creo posti di lavoro e innesto un ciclo virtuoso per cui chi più consuma più paga (e dovresti essere contento di questo, no?)

  7. Jeff, mi rivolgo agli altri con rispetto, pretendo si faccia lo stesso con me. Quella dei deserti quantitativamente non è affatto una cazzata: non ho detto metà dei deserti, non ho parlato per niente di percentuali: se vuoi citare fallo con precisione. Io, come qualche altro, abbiamo fatto due conti, e basterebbe una “piccola” parte del solo Sahara, che comunque dico subito sarebbe una superficie enorme, un quadrato di circa 500 km di lato. Francia e Germania stanno già pensando a qualcosa di simile. Non ho mai detto che lo stoccaggio è un problema da poco. Che la delocalizzazione degli approvvigionamenti sia un punto chiave del risparmio energetico è chiaro anche a me. Come al solito, quando si discute di energia, arriva quello che vuole riportare tutti sulla terra, come se chi se ne occupa professionalmente o quasi possa cadere su tali banalità. Comunque non interverrò più a riguardo, saluti

  8. @Jeff: 1) quella dei pannelli solari nel deserto credo fosse una provocazione ma non venirmi a dire che l’energia non è trasportabile perchè quando un black-out coprì il nord’Italia si scoprì che la causa erano dei tralicci crollati in seguito ad una tempesta IN SVIZZERA! IN SVIZZERA CAZZO, NOI COMPRIAMO ENERGIA ELETTRICA DALLA SVIZZERA!!!Basterebbe costellare le nostre Alpi di pale eoliche ed avremmo energia elettrica quasi gratis, invece le pale le mettono a ridosso di pochi paesi, così disturbano il sonno degli abitanti e ostacolano le migraizoni degli uccelli.I pannelli solari absterebbe metterli su ogni casa, ma forse non lo sai che hanno fatto delle leggi apposite che, tramite dei balzelli, scoraggiano l’uso dei pannelli. In pratica: mi metto dei pannelli solari sopra casa, spendo un tot, poi dovrei risparmiare sull’energia e invece no perchè quello che risparmio me lo fan pagare di tassa perchè uso i pannelli.Quella non è una tassa, è una tangente! Svegliatevi, cazzo!…2) Prima o poi l’emergenza acqua sarà un emergenza anche in quei posti in cui adesso la si può sprecare. Al di là dei discorsi sul riscaldamento globale del pianeta (ma di certo sprecare acqua in Svezia sul lungo non aiuta il Serengeti…), poi non ci si lamenti se torme di “sudisti” verranno a prendere con la forza della disperazione il nostro posto…3) Forse non lo sai, ma in alcune zone della Toscana hanno cominciato a diminuire i consumi dell’acqua dopo la prima bolletta. E dopo un anno hanno scoperto che pur diminuendo i consumi la bolletta era tornata identica, perchè?! Perchè la compagnia s’era accorta della diminuizione dei consumi e allora aveva alzato le tariffe per incamerare i medesimi introiti. Perchè la società privata non può accontentarsi di vedersi pagato il servizio (eseguito da e per lo Stato, cioè noi) ma deve creare guadagni gli azionisti.Con l’acqua statale io pago tubi ed operai dell’acquedotto, con la privatizzazione io devo pagare il suv del dirigente, la villa del direttore e la cocaina dell’amministratore delegato.E sti cazzi!… 4) E’ evidente che non tutti vanno ad abitare in campagna epr aver la vila con giardino, ogni caso va valutato a sè. Ma ne conosco tanti che han fatto questa scelta (per ordine: un ex-cognato, un ex-socio, un ex-amico…) perchè tanto “in 40 minuti sono in ufficio, ci metterei lo stesso tempo con bicicletta e metropolitana da dove abitavo prima” ed io la condanno.Come dici tu io disprezzo chi potrebbe fare a meno dell’auto e non lo fa, che sia la zoccola dell’alta borghesia milanese che usa il suv per portare i bimbi a scuola a 300 metri o lo yuppie col Mercedes he vuole la piscina per rifarsi di 40 minuti di tangenziale.Io non sono un talebano, ma uso l’auto solo quando non ne posso fare a meno. L’avvocato che abita a 300 metri dal tibunale è un grande, perchè (potendoselo permettere) ha preso casa vicino al posto di lavoro. Poi è evidente che la segretaria della società che ha sede viicno p.za del Duomo non potrà certo permettersi la casa in via Torino, ma basterebbe un appartamentino a tiro di metropolitana (in 30 minuti si fa da S. Siro a Sesto S. Giovanni). E ma vuoi mettere l’autoradio con radiodiggei, l’arbre magic all’avocado, e il cellulare col vivavoce?!… Carne in scatola, cadaveri tidissiai, lobotomizzati da brum brum, ma non se ne rendono conto. Io abito in zona S. Siro e per un anno e mezzo ho lavorato in una sala montaggio che stava in p.le Susa: 45 minuti di bici (30 se avevo voglia di correre) tagliando il centro. La segretaria dell’ufficio a fianco abita a 200 metri da acsa mia ma veniva in auto, circumnavigando la città con un’ora di circonvallazione: ricoveratela!…”CHI PUO’ DEVE”, non ci sono scuse…

  9. Dane, premesso che in linea di principio condivido la necessità di limitare i consumi perchè non si possono moltiplicare le risorse all’infinito, mi piacerebbe evitare di leggere cazzate del tipo: 1.”basterebbe coprire metà dei deserti con pannelli solari ed avremmo risolto il problema..” (letto in qualche qualche post di oggi: i problemi principali dell’energia sono che non si può stoccare nè trasportare su lunghe distanze) 2. “qualcuno in Italia paga già la bolletta dell’acqua e al di là delle solite truffe (siccome qualcuno ha ridotto i consumi le compagnie hanno aumentato le tariffe…) magari qualcuno la smetterà di far correre l’acqua per un quarto d’ora perchè “a me piace bella fresca…” (questo è tuo).. Non è che se io risparmio l’acqua a milano ce n’è di più nel sahel e l’aumento delle tariffe in certe zone non c’entra niente con la diminuzione dei consumi. La modernizzazione delle reti e degli impianti costa. prima pagava pantalone, oggi in certe zone hanno creato società parzialmente private che, in cambio di tali opere, hanno la gestione e si fanno pagare. Se vuoi possiamo non essere d’accordo e pretendere che continui a pagare lo stato (questo è forse il migliore esempio del perchè ci vorrebbe un vero federalismo) ma la verità è questa. A proposito dell’uso della bici, massimo rispetto ed ammirazione per chi la usa e disprezzo per chi potrebbe fare a meno dell’auto e non lo fa ma evitiamo di demonizzare chi invece dell’auto proprio non potrebbe fare a meno. Anni fa intervista ad un famoso avvocato milanese che andava in tribunale in bici. Grazie al cazzo, abitava a cento metri … Se qualcuno è andato ad abitare fuori milano forse non è solo perchè voleva la villetta a schiera col giardino

  10. ransumante, a me l acosa che più mi ammazza dal ridere è quando sento dire “bisogna trovare nuove risorse…”.Ma che cazzo vuol dire?! Non è che puoi moltiplicare l’acqua cosicchè i bambini del Biafra possano lavarsi il Pick-Up come il tamarro texano, cazzo!…Non servono nuove risorse, servono modi più intelligenti di utilizzarle. Ma non è che servano grandi invenzioni, cominciamo a consumare meno, punto…

  11. Il mio sogno sarebbe abitare e lavorare in una zona (vagamente) pianeggiante proprio per andare a lavorare in bici (max 6-7 km).Svariati vantaggi: economici, ecologici, dimagrirei, mi terrei in forma.Invece sto in una zona con salite davvero impervie. Intendiamoci: mi piace fare giri in bici con qualche salita, ma non per andare al lavoro.Cmq complimenti per l’opera “esemplare” sui colleghi.

  12. Dane, ma io sono con te, ho collaborato con nimbus, conosco da anni mercalli ( quello delle previsioni su raitre)…io non ho competenze economiche, ma proprio zero, pero’ quando sento parlare di incentivi ai consumi mi metto a ridere, ma di cuore, non perche’ sappia chissa’ che, ma solo perche’ la gente non capisce in generale una cosa elementarissima: la Terra ha risorse finite, non infinite, tra un po’ consumare meno sara’una necessita’, e si inventino pure quello che vogliono…

  13. @Transumante: giusto il riferimento ai pannelli solari, ma le soluzioni sono tante (pale eoliche, etc…) e la più importante di queste è cominciare a consumare meno: se il 20% della popolazione mondiale consuma l’80% delle risorse del pianeta c’è qualcosa che non funziona. “Consumare poco consumare tutti” è una necessità, siamo ormai in troppi su questo pianeta e tocca darsi una regolata: qualcuno in Italia paga già la bolletta dell’acqua e al di là delle solite truffe (siccome qualcuno ha ridotto i consumi le compagnie hanno aumentato le tariffe…) magari qualcuno la smetterà di far correre l’acqua per un quarto d’ora perchè “a me piace bella fresca…”.E’ vero che io da solo non posso far molto, ma bisogna cominciare a fare ognuno la propria parte soprattutto per dare l’esempio. Se hai un attimo leggi questa storia vera:4-0 PER ME! Due anni fa a luglio arrivo in una struttura nuova. Sta a 6 km da casa, metro più metro meno. Ovviamente ci vado in bici. Non solo: talvolta con la convertita da pista che uso come muletto (ne ho varie): durante la pausa pranzo mi cambio rapido e vado ad allenarmi. 40 km secchi. Torno, mi ricambio, riprendo a lavorare. I colleghi sono allibiti. A volte piove: mi metto tuta impermeabile e k-way e vengo lo stesso in bici. Sempre. I colleghi scuotono la testa. L’agenzia è piccola, siamo in pochi: tutti vengono in auto. Singolarmente. Un giorno qualcuno inizia a chiedermi: ma quanto costa un bici da città? Il giorno dopo ne ha comprata una. E ci è venuto al lavoro. Una settimana dopo, il suo dirimpettaio, di cui è molto amico, mi dice che in cantina ha una vecchia bici con i freni “strani” (scopro che sono a bacchetta) e che vorrebbe farmela vedere. Il giorno stesso gli rimuovono la macchina con tottilioni di euro da pagare per la multa e la rimozione. Il giorno dopo viene con la bici. Un mese dopo, un’altra collega mi dice che ha deciso di portarsi da Bologna, dove viveva prima, a Milano la sua bicicletta vecchia. Lascia l’auto a casa e inizia a venire anche lei in bici. Settimana successiva: quarto collega che mi vede rientrare in ufficio con salopette e maglia da corsa, faccia sporca di grasso della catena (avevo bucato), ma sorridente. Sprizzo benessere da tutti i pori. A fine giornata mi chiede se gli vendo una delle mie 4 biciclette (ovviamente non quella da corsa). Gli dico di no, sono affezionato a tutte, ma che può comprarne a poco prezzo una usata, magari da qualcuno dei nomi che gli giro. Gli dico “non alla fiera di Senigallia”: questione di principio. Il giorno dopo torna con una citybike e nella pausa va a comprarsi una catena. Quatto automobilisti quattro convertiti. Senza fare nessuna predica (giuro) né alcun discorso ambientalista o contro l’auto. Solo con il comportamento. Niente. Sono felice. E mi andava di dirlo anche a voi. Appendice d’aggiornamento: nel frattempo grazie ad un telaio cromato ho convertito un motociclista (5-0…) che si attaccava all’alibi della bellezza delle cromature per non mollare la moto. Una volta provato il telaio cromato (a scatto fisso, ovvio…) ha cambiato religione.Un mese fa mi ha chiamato uno dei 4 colleghi: “eh, quanto tempo, cosa fai adesso, dove lavori, che combini, come stai, mi insegni a montare le ruote?! Mi faccio la seconda bicicletta perchè la prima la regalo a io figlio che adesso lavora a 5 km da casa (6-0: gioco, partita, incontro…) ma stavolta vorrei montarla tutta io, a partire dalla raggiatura delle ruote. Io metto la cena e tu metti la lezione di ciclomeccanica!…”Son soddisfazioni, quasi come quando il tamarro impasticcato col turbo si impasta fuori dalla discoteca…..

  14. Grazie KB. La criminalita’ non mi preoccupa molto: voglio dire, a torino, classificata ultima in italia in quanto sicurezza, ci sono zone bellissime e due chilometri piu’ distante posti in cui avrei paura anche a passare in auto: basta non cercarseli i guai…Comprendo quello che dici sulla questione gruppo…

  15. @Trasumante: Nottingham e’ una citta’ bruttissima, considerata la capitale del crimine fino a poco tempo fa (adesso e’ Londra). Un Pero’ le Universita’ Inglesi sono favolose e sara’ un esperienza fantastica. Un consiglio: non fare come moltissi studenti stranieri e fare gruppo sono con i concittadini o solo con gli altri stranieri, senno’ non riuscirai ad apprezzare il tempo vissuto li. (I consigli sono gratis, quindi non valgono niente!)

  16. Direttore, i media inglesi al 95% sono tutti a Londra, quindi pure tutti i giornalisti sono residenti qui. Questo crea una certa supponenza culturale del sud contro il nord – ma e’ anche normale quando la maggior parte della ricchezza viene prodotta nel Sud, mentre moltissime comunita’ del Nord, sopratutto nel Tyneside (l’area di Newcastle e dei Geordis) sono ancora sotto shock dalla chiusura delle minere da parte della Thatcher e rimangono picchi di disocuppazione a livello di Palermo. Pero’ tutti gli Inglesi sanno che il Nord ha prodotto i Beatles, il Man U e molte altre icone culturali pop. Non c’e’ nessuno al Sud che non vorrebe essere parte dell’Inghilterra (non della Gran Bretagna che e’ una questione molto diversa). La morte in diretta di Jane Goodie (famosa solo perche’ e’ white working class, ignorante, con poca educazione formale e leggermente razzista) e’ lo specchio di una nuova manifestazione culturale del paese: gente che non ha fatto l’universita ad Oxford e Cambridge, che magari non ha talenti particulari, ma a cui viene dato un anpio risalto nei media. La working class e’ sempre stata proud del propio nazionalismo e delle propie tradizioni, contro la middle e upper class. La middle e upper class (cioe’ quasi tutti quelli che scrivono nei giornali) raccontano questo femoneno in termini negativo.@Italo: sarai pure un papista di merda, pero’ la GB ha avuto un primo ministro Ebreo (Disraeli nell’Ottocento), un primo ministro donna, e, forse la piu’ difficile cosa da accettare per la white working class inglese, addirittura un primo ministro Scozzese – che infatti durera’ solo fino all’anno prossimo, per poi tornare alla tradizione ed avere un primo ministro upper class, educato a Eton. Piu’ in generale, ma perche’ in Italia tutto e’ visto in ottica destra/sinistra? Ma non ve ne stancate mai? C’e’ la classe politica tra le piu’ incompetente della breve storia unitaria Italiana, un declino economico, sociale e culturale spaventoso, e voi accettate che tutto il discorso si’ riassume in destra/sinitra – comunista/fascita… vista da fuori e’ inconcepibile.

  17. avete fatto una tale miscela…-roberto, dove hai vissuto in inghilterra? A settembre dovrei andarci a fare il dottorato, probabilmente nottingham. Sai dirmi qualcosa?-razzismo: mi sembra doveroso distinguere tra intolleranza prettamente razziale e intolleranza culturale-ecologia: io faccio una testa così alla gente per mettersi i pannelli sul tetto, ma la risoluzione del problema non può che essere su larga scala (tappezziamo una parte dei deserti con i pannelli e siamo quasi a posto): dane può anche andare in bici, tutta milano può andare in bici, ma se poi c’è un miliardo di persone che prende l’auto…tralasciando la scarsità e l’oscenità dei mezzi pubblici: perchè dopo 10 ore di studio/lavoro devo stare per un’ora a fianco di ubriaconi fetidi, che non pagano neanche il biglietto,di gente che mangia l’arancia e sputa i semi addosso agli altri, di madame con il loro cagnetto spargi pelo?

  18. Vedi che siamo d’accordo. Saviano piu che un santino da tirar fuori ad ogni trasmissione paraculturalchic, dovrebbe essere sentito da politici sani, come molti altri giornalisti informati dei fatti, la cui unica protezione dall’omicidio mafioso è fare silenzio.

  19. Travaglio mi fa notare che (a pagina 236 di Gomorra) Saviano (3 anni fa!) parlava dei camion che prendevano la sabbia a Castelvolturno per farci i condomini abruzzesivolendo le cose si sanno ma è più comodo trasformare Saviano in un santino anti-camorra (come già Falcone e Borsellino) piuttosto che ascoltarlo davvero (e magari, perché no, leggerlo)non siamo un paese serioDane, iscrivimi al tuo Partito Gotico, ogni tanto ho voglia anch’io di un po’ di autoritarismo

  20. Axel, la tragedia è che io non ne ho altri. Potrei dirti Saviano per la capacità di descrivere in maniera sintetica i problemi della Campania (non solo la camorra, ma tutto il background culturale che ne è l’humus vitale), ma gli stanno tagliando le gambe sia a destra che, incredibilmente, a sinistra. Potrei dirti qualche mio prof di università (non Boeri e Giavazzi, che mi hanno deluso rispetto a cio che dicevano in Bocconi). Non so. Semplicemente non vedo ne una classe politica illuminata ne una classe dirigente e intellettuale dietro a guidarne la linea politica. Stiamo messi male, caro mio.

  21. Gotta, la soluzione è il telelavoro o prender casa vicino al posto di lavoro (se un giorno dovessi perder la testa, credo che la mia bomba la metterei sulla tangenziale. Loro e la loro cazzo di villa con giardino “fuoricittà”…).A parte questo, la situazione che descrivi è lo stesso motivo per cui io (che, tra i motivi che citavo l’altro giorno per cui son sempre passato per frocio in questo paese, ho dimenticato anche il non aver mai cercato l’appendice fallica in un automobile…) vado in auto quando devo raggiungere qualche cliente in Brianza (abito in zona S. Siro).Però in generale giro solo in bici e mi girano i maroni quando devo recarmi fuori città proprio per l’impossibilità in Italia di usare i mezzi pubblici (con un paese costruito sulla mafia di petrolieri, costruttori di auto e asfaltatori di appalti truccati…). Ma soprattutto quello che mi fa incazzare è vedere l’inutile spreco di mamme che prendono il Suv per andare a prendere i figli a scuola a 300 metri da casa. E tra queste molte illuminate dell’alta borghesia milanese che poi magari fanno le cene di beneficienza per salvare il mondo.Ricordo quando al liceo occupato una volta venne il sindaco Pillitteri a parlar di inquinamento, ed un mio compagno gli chiese “ma perchè lei non è venuto in bicicletta?!”Già. E perchè Moratti a S. Siro va in bicicletta solo quando c’è il blocco del traffico?! Quando tra l’altro chiunque abbia il biglietto è esentato dal divieto (idiozia del provvedimento, ipocrisia del protagonista)…Io quando sento la parola “salotto intellettuale” mi vengono in mente i Beastie Boys di “Fight for your right to party” ( http://www.youtube.com/watch?v=6NdAUnnU9Ac )…….

  22. ho preso i nomi da quell’elenco perché Italo ha citato l’episodio e comunque il mio giudizio su di loro resta positivo (c’era anche Comencini, diciamo allora che Pinocchio incitava alla rivolta dei padri contro i figli?)ognuno dice i suoi nomi, se tu nei hai altri dilli pure, ti dirò cosa ne penso (se lo vuoi sapere)però non volevo alzare sto vespaio, non è questo il posto per parlare di politicaPS: non è che venire ammazzato cancella tutte le tue colpe precedenti

  23. @AxelPrimo Levi e Pasolini, su quetsi due sono d’accordo. Sul resto qono sulla lunghezza d’onda di Jeremy.Italo

  24. Non ciurliamo nelle parole, axel. Io intendo questo, non la candidatura. E mi citi proprio i firmatari delle pagine piu nere della vita intellettuale italiana?!? Quelli che condannarono moralmente Calabresi? Luminari nel loro campo, ma lasciamelo dire, cattivi maestri di quella presunta rivoluzione culturale che non ha portato a nulla. In mezzo a questi molti si ritrovarono nel salotto milanese dell’Aulenti a “brindare” alla gambizzazione della “penna reazionaria e serva del potere borghese” Montanelli. Questi dovrebbero essere le guide del paese?? Stiamo messi male.

  25. @Jeremy: a parte che gli intellettuali non devono fare politica attiva (confondi Aristotele con Alessandro Magno), se i politici che prendono le decisioni non li leggono e sono ignoranti loro che colpa ne hanno?Obama ha detto che Philip Roth nella sua vita è stato importantissimo, gli ha insegnato a vivere (tramite i suoi libri) ma mica dovrà essere Roth a decidere i ministri e la politica estera?!?@Italo: dal famoso elenco: Balestrini, Eco, Colombo, Bobbio (che poi si è dissociato), Bellocchio, Fellini, Fo, Hack, Primo Levi, Musatti, Pasolini, Moravia, Basaglia, Guttusonon mi pare un brutto elenco

  26. @ Dane.Passando all’ecologia, bravo. Io odio le auto e sono tra i non molti (ma credo neppure pochi) esseri umani di sesso maschile a non avere mai perso più di 15 secondi a parlare di automobili che per me sono solo mezzi che ti portano dal punto A al punto B, riciclo nel cestino apposito della carta anche gli scontrini del bar (me li tengo in tasca fino a sera) e andrei sui mezzi pubblici sempre, anche se in certi momenti non si vive per la maleducazione e la sporcizia di molti che li frequentano, oltre che per l’odiosa faccia tosta di chi casca dalle nuvole quando il controllore fa notare che di regola ci vuole il biglietto, per viaggiare. Solo che quando abitavo a 45 km dal posto di lavoro dovevo nell’ordine prendere: auto per 4-5km alla fermata della ferrovia suburbana; 45 min di suburbana gremita e invivibile; alla stazione centrale uno dei due soli autobus giornalieri per la zona industriale o trenino locale; indi, 1 km a piedi o in bici lasciata lì, e appositamente scassata perché nessuno la fregasse. Quasi 2 ore (partenza da casa ore 6.35, arrivo in ufficio ore 8.25 circa) per fare 45 km, senza contare che con il caldo arrivavo che ero da buttare via dopo avere camminato con borsa da lavoro per 1 km su strada battuta da tir e altro, che sembravo… beh, lasciamo stare. In auto partivo alle 6.35 e alle 7.15 ero alla scrivania, molto più fresco. Ora, solo 16-17 km dal lavoro, ma dovrei prendere il trenino suburbano (dalla parte opposta rispetto a prima) per la stazione centrale, poi uno di quei fantomatici bus due-al-giorno o il solito treno con annesso percorso ad ostacoli di 1km. Ci metterei “solo” un’oretta e mezza ma in auto 15 minuti al massimo e oltretutto, non avendo orari fissi per fine giornata, rischierei in certi giorni di non poter proprio tornare a casa. Poi se vogliamo fare considerazioni ideologiche, magari agli occhi di qualcuno passo per inquinatore e egoista, visto che viaggio da solo in auto trascurando i mezzi pubblici.

  27. Axel, ma questi intellettuali illuminati dove sono? Credo che si siano defilati dalla vita politica e quindi dalla possibilità di dare soluzioni ai problemi, sia a destra che a sinistra. E’ una colpa, ma io non riesco a condannarli per questo, visto in che ambiente si sarebbero trovati.

  28. @AxelSe la Lega non avesse trovato un vuoto politico si sarebbe estinta in breve tempo. Se la sinistra non avesse abbandonato il territorio, lasciando la gente davanti ad un problema difficile da comprendere, non sarebbero a questo livello in termini di voti.Tolte le esasperazioni e i localismi razzistici, il disagio del nord esiste ed è sentito dagli abitanti.Questa mancanza sul territorio verrà pagata dalla sinistra per anni e, se perdi il nord Italia, perdi la parte più europea del nostro paese, quella più veloce nel capire i cambiamenti.Quali sono gli intellettuali di cui dovremmo essere fieri?@Jeremy Hitler prese il potere anche per la stupidità e la miopia dei socialdemocratici tedeschi che riuscirono a resuscitare il caporale boemo ormai alla frutta nel 1932. Il libro di H. Ashby Turner Jr. “I trenta giorni in cui Hitler prese il potere” è illuminante. @Roberto GottaPotrei dire Diversamente Democratici, come l’amico Vladimir. Vero caso bipartisan. Stravede per lui Silvio e tutta la sinistra.Mah…@Dag Beh, la Palin si è mangiata molta considerazione con delle uscite incredibili, ma anche Joe Biden non è tanto diverso.La satira ha battuto molto su di lei, è stata feroce. Aspetto sempreche la satira colpisca inesorabilmente anche D’Alema e la sua barca, l’attico di Veltroni nella big apple, la villa con piscina in Umbria di Bertinotti.Sto ancora aspettando le invettive sul condominio a Montecarlo, comprato nel 1968, di un noto Segretario della Cgil. Italo

  29. @ Axel ShutArieccomi. Avevo specificato “è chiaro che se mi basassi solo su quel principio sarei messo malissimo”… Certo che normalmente giudico le persone da quel che fanno, ma ho un’età che mi permette abbastanza rapidamente di capire come sono, alcune, senza ricerche di mesi e mesi sul campo… E a proposio di giudizi, uno dei drammi di qualsiasi essere umano è che crede sempre – e mi ci metto pure io – di essere originale in quello che fa e pensa, poi però osservato da fuori è facilmente incasellabile in un numero nemmeno troppo vasto di categorie umane.

  30. mi spiace che continuiamo a non capircise per voi gli intellettuali sono quelle Anime Belle che infestano il PD e che dicono che, tutto sommato, Berlusconi non ha chissà quali vantaggi dalle sue 3 Tv allora sono d’accordoper me non sono intellettuali questi, non so nemmeno se siano di sinistradobbiamo solo intenderci sui termini da usare e a chi riferirli

  31. Quoto Jeremy e Gotta. I radical-chic che parlano di inquinamento girano in auto e ridono di me perchè giro in bici anche con la pioggia (stamattina ho preso l’auto per accompagnare mia madre ad operarsi in ospedale: ho dovuto correre a far benzina, perchè non la usavo da così tanto tempo da non ricordarmi neppure di averla lasciata a secco…).Uscite da sti cazzo di salotti e fate un giro per il mondo, se volete conoscerlo e parlarne…p.s.: ho visto l’ultima campagna elettorale della sinistra: ricoverateli…@ItaloMuti: ehm….papista lo uso spesso anch’io ( 😛 ), ma il caso inglese è particolare: sono il popolo più presuntuoso e razzista al mondo, tutto fa brodo pur di dimostrare una certa superiorità. Un mio amico inglese diceva “non è che gli inglesi sono affetti da razzismo: lo hanno proprio inventato loro…”

  32. Se A mi da un calcio nel culo acnhe perche B se ne fotte e mi usa per le sue teorie sociologiche astratte, non solo mi incazzo con A ma anche con B. Secondo te fece piu danni la salita al potere di Hitler o la conferenza di Monaco? Io dico tutte e due.

  33. @Jeremy: se A mi dà un calcio in culo io me la prendo con A, non con Bil Grande Fratello è vivo e lotta con(tro) di noi

  34. Axel anche io ci vivo a fianco e provo il tuo stesso disagio. E ovviamente non condivido la loro “soluzione finale”. Ma sono molto piu vicino alla comprensione del disagio collettivo (visto in maniera unilaterale ma come ben sai il disagio è reciproco) di quanto sia il piu vicino “intellettuale”, nella sua versione migliore e non radical chic.

  35. @Jeremy: vivendoci a stretto contatto tutti i giorni non riesco proprio a provare simpatia per certe persone (poverini, è 15 anni che votano per la secessione,anzi no, il federalismo e non lo vedono mai, colpa di certo dei rumeni, anzi no dei negri, 10 anni fa era degli albanesi e prima ancora dei terùn)poi bisogna intenderci sulla parola intellettuali o radical-chic: se voi pensate a gente come la Palombelli o Veltroni avete ragione, in quell’elenco citato prima però ci sono persone di cui il nostro paese dovrebbe andare molto fiero@Roberto: essere oggetto di satira mi farebbe diventare simpatico ai tuoi occhi?bene, è un criterio, io guardo quello che le persone fanno, non come vengono visteobiettivamente, Sarah Palin sarebbe stata a un infarto (di McCain) dall’avere accesso al pulsante nucleare, per me è troppo

  36. No dai Roberto, capisco il tuo discorso, ma Sarah Palin è un sacco d’immondizia con le gambe.

  37. @ Axel ShutEro ancora alle medie quando mi hanno insegnato che il voto è segreto, e avendo spiccata antipatia per i sondaggi sono tra quelli che, pur cortesemente, ad un sondaggista di un exit poll risponderebbero “per chi ho votato? Sono fatti miei”. Ma avendo visto nella mia (quasi) città manifesti “contro” persone perbene ma lontane dai salotti radical-chic ho la tendenza a parteggiare immediatamente per chi – se persona onesta, ovvio! – viene bersagliato da gente che trascorre il proprio tempo a dialogare sul sesso degli angeli, distribuendo patenti di democrazia e legalità con criteri fin troppo ovvi. Poi è chiaro che se mi basassi solo su quel principio sarei messo malissimo, ma era per evidenziare la mia bassa simpatia per le élite di intelligenti per auto-definizione, che per quanto mi riguarda possono fare la loro vita fin che vogliono a patto che non sfondino la mia porta di tolleranza. Ripeto, tornando all’esempio white van man: non ho nulla in comune con chi vive così, ma il disprezzo no, non mi piace. Altro esempio: Sarah Palin, la ex candidata alla vicepresidenza USA: io non andrei mai a caccia e non amo la vita all’aria aperta e selvaggia, sono lontano dalla mentalità di una persona così, ma le offese e le satire “intelligenti” verso di lei di giornalisti e comici – ovviamente in gran parte East Coast, magari pure di qualche attore amico di Hugo Chavez, chissà – verso di lei me l’avevano fatta diventare simpatica.@ ItaloIl mio riferimento era di altro tipo, ma certo ci stanno dentro quelli che citi tu, o penso alle parole di Montanelli sui salotti in cui si esultava alla notizia della sua “gambizzazione”. Concordo sull’Education e ritengo che l’ignoranza, in tutti i sensi, sia il massimo male al giorno d’oggi, dal quale ne derivano molti altri, ma non avendo figli non posso che limitarmi a brontolare senza influenzare nessuno, anche perché se osi dire al parente che non è bene che sua figlia voglia diventare velina a 14 anni ti manda come minimo a quel paese… vorrà dire che firmerò un manifesto pure io, tanto… PS: devo scollegarmi, ho un’urgenza.PS1: Italo, devi dire non “democratici” ma “sinceri democratici”!

  38. Axel non è una questione di legaioli o radical chic. Spesso gli intellettuali salottisti non hanno idea della realtà vera della convivenza civile e teorizzano mondi perfetti che non esistono e mai esisteranno proprio perche nessuno si impegna a risolvere i problemi reali, ma solo a discuterne, trovando soluzioni che solo se chi subisce questi problemi (dall’una e dall’altra parte) fosse dotato di intelligenza e cultura sopra la media potrebbero essere accettate. e non è detto. E se la soluzione parte da una torra d’avorio (spesso pulita da colf clandestine ed in nero, ma è demagogia spicciola questa), facilmente il buzzurro con il forcone e idee xenofobe trova trippa per gatti nel malcontento generale. Dove spesso l’intolleranza non è frutto di incultura di fondo, ma di reale difficoltà nella convivenza quotidiana. Intolleranza reciproca tralaltro.

  39. @RobertoTu, per intellettuali che firmano un manifesto, ti riferisci anche a quelli che firmarono il manifesto contro il commissario Calabresi, per poi gioire nella privacy di casa per la sua morte? Gli stessi che poi si dicono democratici, hanno 4 case e il conto in Svizzera?Il media progressita è sempre illuminato per definizione e, abbondantemente, giustificazionista. Non è solo una carattaristica inglese, direi europea.Per quanto riguarda il razzismo inglese, sfondi un aprta aperta. Il peggio non sono solo i bianchi poveri, ma anche i cattolici. Uno volta fui definito papista di merda, offesa alquanto diffusa fra gli anglicani.@StefanoLa battaglia casa per casa è lunga ed estenuante, non basterà una generazione. Molte volte mi ripeto il programma elettorale di Tony Blair “Education, education, education”. Bisogna iniziare di lì e non molllare mai dando sempre l’esempio. I due elementi sono necessari e sufficenti, uno solo non basta.Italo

  40. @Roberto: scusa ma non ho capito molto la parte finale e quella punta di anti-intelletualismoquindi in Italia, ad esempio, avresti in simpatia i Legaioli della mia provincia lombarda?

  41. Esatto, Stefano. In Inghilterra si va geograficamente a rovescio rispetto a noi, ovvero quelli del sud disprezzano quelli del nord e “it’s grim up North” (che tristezza, su al Nord) è quasi un luogo comune peraltro plausibile se uno si fa un giro da quelle parti (che a me piacciono, a scanso di equivoci), ma in generale il politically correct in Gran Bretagna assume livelli ben peggiori che da noi, e nei media “progressisti” la tipologia di persona di cui si parla peggio è il bianco classe medio-bassa, visto come sintesi degli aspetti più degradati che ci siano in quella società. Il bianco proletario beone, consumatore di tabloid, conoscitore di tutti i personaggi dei peggiori reality show (tautologia, in quanto per me tutti i reality sono in sé il peggio che ci sia), magari tatuato con la Croce di San Giorgio, viene visto come l’aspetto più retrogrado della società, molto più dei tanti (ho detto TANTI, non la maggioranza, sia chiaro!) coetanei di origine africana o caraibica del sud est di Londra riuniti in gang o dei conglomerati musulmani di Bradford o città simili in cui si parla a malapena inglese e si rifiuta l’adeguamento alla società britannica. E’ il complesso del “man in a white van”, il padroncino fumatore, bevitore e con il Sun sul cruscotto che guida un furgone bianco, generalmente dotato di bandiera nazionale appesa a mo’ di antenna quando ci sono Mondiali o Europei. Si tratta di una tipologia di persone che non amo (io non bevo né fumo né leggerei un tabloid di quel tipo), ma il trattamento che viene inflitto dai media progressisti a persone di questo tipo mi fa invece venire voglia di apprezzarle, stesso sentimento di quando gli intellettuali firmano un manifesto contro qualcuno…




Scrivi una risposta a Roberto Gotta Cancella risposta