La plusvalenza di Brncic

di Stefano Olivari

Dove è finito Drazen Brncic? Domanda per milanisti, interisti e amanti delle plusvalenze, proposta da Alessandro Pezzimenti. Dopo l’unica presenza nel Milan 2000-2001, il centrocampista croato (che aveva già giocato in Cremonese e Monza, dopo una buona carriera in Belgio) fu una meteora anche per Vicenza e Ancona, ma chiuse la sua parentesi italiana con una eccellente stagione in B nel Venezia di Soviero, Maldonado, Maurizio Rossi e Poggi. Quindi partenza per l’Olanda, al MVV dove ha giocato fino ad un anno e mezzo fa. Va anche ricordato che nell’estate 2001 Brncic fu una delle mille grottesche operazioni incrociate fra Milan e Inter: in particolare su di lui, trentenne senza grande mercato, la società rossonera realizzò una plusvalenza ovviamente farlocca di 9,6 milioni di euro. In concreto però da quella girandola di scambi per mettere a posto i bilanci uscì anche qualcosa di vero, anzi verissimo: dall’Inter al Milan andò Andrea Pirlo, che tecnicamente fu scambiato proprio con Brncic (in realtà la situazione era più complessa e coinvolgeva anche Guly e personaggi dimenticabili). E oggi? Avremmo giurato sul ritiro di Brncic, ma Patrick ci segnala che il croato a 38 anni è ancora in pista: nell’RCS Visé, ambiziosa squadra di terza divisione belga. Ha giocato anche domenica scorsa, nel 3 a 1 al Rupel Boom.
P.S. Rinnoviamo l’invito a far confluire qui tutte le richieste, con i soliti criteri: almeno una presenza in A nell’epoca della tivù a colori e situazione attuale che non sia rintracciabile su Wikipedia, se no è troppo facile.

  1. @Campa: te l’ho già detto, perchè io parlo di squadre sulle quali ho determinate prove e testimonianze. Sul Pandoria ho la testimonianza di un attaccante, oltre ad altri fatti di cui alcuni già citati. Poi se non vuoi ascoltar le cose fa niente, non voglio insistere….@Jeff: 1)Non ho mai detto che solo certe squadre fanno uso di doping, solo che io parlo di quelle di cui si hanno prove. Per quanto mi riguarda potrebbero esser stati dopati anche il Milan di Ancelotti, l’Inter di Trapattoni o il Real di Di Stefano ma è inutile parlare se non ci sono circostanze.Io do delle notizie per aprire la discussione e riflettere su certe cose, non accuso nessuno perchè che io sappia i concorrenti nello stesso torneo potrebbero anche aver fatto cose peggiori (se non ricordo male mi apre che il Parma una volta fosse stato beccato con livelli d’ematocrito mai raggiunti nemmeno dai ciclisti e sicuramente superiori a quelli della Juve di Agricola, tanto per capirci…però poi è stato insabbiato tutto e quindi di cosa potrei parlare?!…).Sputare sul mostro senza prove è sbagliato, ma è altrettanto sbagliato chiudere gli occhi per principio solo perchè vengono toccati i propri protetti. Io nella vita ho imparato a non fidarmi nemmeno del mio vicino di casa, quindi senza denunciare nesusno ossservo e mic reo dei dubbi…3) Ho già detto che l’allenatore non c’entra un cazzo, ma sapete leggere?! Si aprlava di miracoli atletici di giocatori particolari, non dai risultati ottenuti dall’allenatore. Il quale, per assurdo, potrebbe ingenuamente fidarsi di un preparatore disonesto o al contrario portarsi dietro i propri metodi in ogni squadra e ottenere così sempre bei risultati. Non è questo il punto. Il punto è osservare particolari exploit atletici in particolari annate di giocatori che per il resto della carriera han camminato…4) Visto che poi me le tiri fuori, allora ti dico che Del Neri non ha allenato 4 squadre in vita sua, ma molte di più. Però solo con due ha ottenuto risultati buoni. Come ha detto Jeremy a Bergamo ha una signora squadra per gli obiettivi della società, a Chievo lasciamo perdere, per il resto ha fallito in tutte le squadre in cui era richiesto di giocare a calcio: Delneri funziona solo con l’anticalcio. Pressing asfissiante, botte da orbi, falli tattici a go-go, tanta corsa e ripartenze a go-go: questo era il Chievo. Va benissimo per una squadra che lotta per non retrocedere ma il calcio è un’altra cosa. E comunque serve tanta benzina per fare un gioco fisico, altrimenti finisci come Zeman.Sì, va bene, Delneri ha un ottimo preparatore atletico…@Jeremy: 1) guarda è inutile insistere, quando uno non vuol sentire non sente: chiude le palpebre delle orecchie e stop, e chissenefrega delle testimonianze dirette di un protagonista. Come hai detto tu De La Pena fallì dal punto di vista tecnico-tattico (in Italia negli ultimi 20 anni avrebbe potuto giocare solo nel Milan di Ancelotti al posto di Pirlo) ma camminava anche al Barcellona, Josè Mari è sempre stato un ballerino in punta dei piedi anche a Madrid e Villarreal mentre Luciano e Manfredini correvano come matti al Chievo a camminavano stanchi in TUTTE LE ALTRE squadre: cos’è che li faceva correre, il Pandoro Paluani?!…2) Faccio notare una cosa che mi fu fatta notare ai tempi da un addetto ai lavori: se scorrete i nomi degli squalificati per doping in Italia (i pochi che han beccato…) noterete un’alta percentuale di nomi olandesi o provenienti dal campionato spagnolo (dove tra l’altro molte son state le enclavi olandesi, vedi Barcellona): Davids, Stam, Guardiola, etc…Fin qui niente di che (i giocatori beccati sono un nonnulla, quindi gli italiani o i francesi potrebbero esser peggio, per quanto ne sappiamo…), però la cosa curiosa che mi fu fatta notare è che la maggior parte di essi fu beccata nella settimana al rientro dal ritiro con la nazionale. Per carità nessuna prova, però è su queste cose che io quantomeno mi incuriosisco e mi faccio venire il dubbio.Poi, se uno vuol bersi tutto si beve tutto: qualcuno conosce nello specifico quali erano i farmaci incriminati alla Juventus?! Da morir dal ridere…

  2. @Dane:abbi pazienza…non ci sono ancora inchieste, carte certe o cose simili per il Chievo…perchè mai le voci inerenti all’Ajax le devo prendere per semplici illazioni e quelle per i veronesi come eventi molto vicini alla verità?Comunque su Delneri non sei ben informato, perchè prima di allenare il Chievo, poteva vantare mi pare 4 promozioni dalla C2 alla C1 e dalla C1 alla B…questo in una decina d’anni,forse anche meno, una anno si ed uno no, festeggiava dei successi…Se rapportato al palcoscenico della A era nell’anonimato,ma invece era un protagonista dei campionati diciamo “minori” (parola non indicata, perchè è in quelle categorie dove spesso i valori si equivalgono che si vede la mano dell’allenatore).Conseguire successi con Ravenna,Nocerina, Ternana,nelle categorie di pertinenza, è pur sempre un grande merito.@jeffbuckley : per me Delneri in una grande squadra non è mai stato provato, o meglio,non gli è stata data l’occasione.Non penso che sia corretto dire che al Porto ha fallito,come si fa a valutarlo se è stato esonerato dopo 1 mese?I motivi di questa decisione sono ancora poco chiari…probabilmente però i calciatori del Porto, freschi campioni d’Europa, avevano la pancia piena e non accettavano la nuova filosofia del tecnico.Poi come si fa a valutare Delneri a Roma?Quell’anno la Roma si salvò ad una, dico una, giornata dalla fine…l’incubo si capì dal mattino, quando Prandelli lasciò ad agosto la squadra per i noti motivi familiari,gli subentrò VOELLER (no, dico, VOELLER allenatore),che fece pietà, poi prese lui la squadra in corsa e per un paio di mesi fece bene,poi il declino e l’esonero.Ma non si può valutare il suo operato se nell’unica occasione in cui ha allenato una grande, questa era una polveriera salvatasi poi a fortuna dalla B.Diamo a Delneri una grande squadra da luglio,gli facciamo fare ritiro, preparazione ed almeno un anno e poi si valuterà…Non credo tanto per restare in tema, che uno Spalletti sia tanto più bravo di DelNeri…anzi…

  3. Vincenzo per quanto sei contorto parlando di basket (piu che contorto direi preparato, che per me è la stessa cosa parlando di basket :-DD)sei lineare ed essenziale parlando di calcio: come si vede che non ne capisci niente!! :-))))

  4. come ha detto stefano quell’anno ci furono scambi totali tra inter e milan per 65 e dispari milioni di euro. andate a vedere i giocatori che si sono mossi in quel periodo ed ecco gli scambi di quell’anno. non mi pare sia cosi’ complesso per voi fanatici del pallone! tutto il resto e’ noia.sul valencia di quegli anni direi che per partito preso qualcuno ha veramente voluto mettere mano agli esempi meno azzeccati di sempre. chievo?? foggia??? qua parliamo di una squadra che ha fatto due finali di champions consecutive!!! mah, capisco la voglia di far polemica con dane che se lo merita (:D) ma almeno argomenti sensati!!

  5. Recoba in serata piuttosto che una congiunzione astrale favorevole è un evento da universo parallelo :DCmq Mendieta fece molto più schifo, costando eccessivamente di più, di De La Pena, che s’infortunò ad inizio anno e nn si è + ripreso. Il lancio x Salas (o Mancini, nn ricordo) che poi la da a Conceicao x il 2-1 a Torino in SuperCoppa da solo vale + di tutto quello che ha fatto Mendieta nella Lazio (e forse anche dopo, ma su questo sono ignorante). Mendieta giocava come gioca ADESSO Emerson nel Milan.Claudio Lopez nella Lazio fece pure schifo (non quanto Mendieta), almeno in rapporto alle aspettative. Non è solo una questione di 20 o 70 (?!?) metri di raggio d’azione, semplicemente la Lazio l’aveva preso dopo non essere riuscita ad arrivare ne ad Anelka (che poi fece altrettanto schifo, almeno fino a quest’anno) ne a Ronaldo (che scelse l’Inter perché aveva più storia ed avrebbe avuto + possibilità di vincere scudetti e champions 😀 😀 :D).Invece, a conti fatti, Claudio Lopez lasciò un segno eccessivamente inferiore rispetto a Salas, che prima dei 2 gol al mondiale sovrastando Cannavaro era sconosciuto ai più.Se poi ci si mettono anche Gerrard e Farinos, che come ricorda Dane erano MOSTRUOSI al Valencia e non si sono mai più neanche lontanamente avvicinati a quei livelli, qualche dubbio ti viene.

  6. Jeff, perdonami ma mi sono dimenticato del “sono d’accordo con te”. :-))) Infatti anche io ho fatto esempi di squadre che andavano a memoria con giocatori che fuori contesto hanno fatto male. Il mio è un discorso su perfomance atletiche incredibili non ripetute altrove. Delapena e Jose Mari pero erano stati sopravvalutati tecnicamente non atleticamente. E’ una cosa diversa.

  7. Jeremi, non sono stato io a dire che il chievo di delneri fosse dopato. Poi se dane ha evidenze documentali o testimonianze, come dice anche a proposito del valencia o come le carte processuali dimostrano per la juve, sarà senz’altro così ma io facevo un altro discorso, legato alla valutazione degli allenatori (e una volta di più, non per difendere il Mou ma per cercare di capire perché in certi casi l’allenatore non c’entra un cazzo e in altri è una sciagura). TUTTI gli allenatori fanno bene in alcune squadre e in alcune annate, meno bene in altre e la sagacia tattica c’entra poco. Quando alleni 25 miliardari egocentrici devi saper gestire le persone ma devi anche essere aiutato dal contesto (città/società: milano non è roma o londra o bilbao e le società non sono fatte solo dai presidenti ma anche dalla corte che circonda loro e i giocatori) dai giocatori (da interista: se il milan avesse avuto nesta e gattuso la sua stagione sarebbe stata la stessa?) e dai risultati, spesso dipendenti dal caso più di quanto non si pensi. Chi ha fatto l’esempio di cuper ha detto bene: due finali e una semifinale di CL perse per un pelo più un campionato buttato/scippato (chi straparla di favori all’inter di quest’anno dovrebbe sempre riguardarsi il rigore non dato su ronaldo a chievo): con una congiunzione astrale più favorevole (rigoristi migliori, recoba più in serata si e abbiati più in serata no, moggi col telefono scarico) avrebbe potuto essere l’allenatore più vincente del decennio… Il problema è che la valutazione data a certi giocatori è eccessiva: manfredini ed eriberto fenomeni? In quell’anno, con quel gioco, in quella città… non in assoluto, cazzo! Mendieta: sicuramente una delusione clamorosa, come il farinos visto all’inter, ma allora cosa dire per esempio di delapena, josemari e chissà quanti altri ? mica venivano dal valencia…

  8. Jeff, credo che il discorso Delneri c’entri molto poco con il discorso doping. Nel senso che un conto è valutare giocatori anonimi ovunque mentre in un contesto particolare sembravano dei fenomeni, un conto è valutare le capacità di mandare a memoria degli schemi. Delneri ha comunque fior di giocatori per il livello che deve avere l’Atalanta (e infatti in assenza di Doni e Floccari erano calati). E nel Chievo il lavoro di Delneri è stato relativamente lungo: promozione dalla B e un paio di anni in A. Non è che allenasse i giocatori del Chievo dalla culla. Giocatori che avevano esperienze anonime pregresse. E in quella squadra sembravano fenomeni (soprattutto le due ali, Manfredini ed Eriberto). Magari è davvero un esempio particolare come dici tu. Alla fine non sono mica arrivati in finale di Champions per due anni e poi il nulla……

  9. @jeff: se non vedi la differenza tra il palo di Adriano su cui rischia lo strappo per allungarsi a beccare il pallone e la scioltezza con cui O’Shea è arrivato davanti al portiere di cosa parliamo?! Mai bere lo champagne servito in Business class sul viaggio d’andata… Dane rileggiti il mio post e bevi anche tu di meno…Per il resto:1) Stankovic col Mancio faceva il centrocampista laterale (con licenza di accentrarsi, tipo il Savicevic di Capello…) che è cosa ben diversa dal fare l’attaccante di fascia. Chiedi ad Henry… Certo, per chi vede il calcio come il biliardino le cose stanno così. 3) Siamo tornati al “taci tu che non hai vinto niente” che ai tempi serviva a condannare Moggi (adesso invece va benissimo…). Non è questione di Tacituchenonhaivintoniente, ma di dimensione e importanza del contesto. Fare l’Amministratore Delegato della Fiat non è esattamente come dirigere una carrozzeria, me par… Stesso discorso applicabile alla stucchevolissima polemica sul doping. Curioso che per te solo certe squadre, allenatori e giocatori siano coinvolti nel doping, e solo nelle annate vincenti. Io non nego il doping, ma Delneri ha fatto bene (che tra l’altro vuol dire arrivare settimo) dove può piegare ai suoi schemi e far correre giocatori, giovani e sconosciuti (chievo e atalanta), e ha fatto meno bene a roma e porto, chissà perché… forse perché li non si dopano?

  10. @Campa, continui a ripetere le stesse cose. Ho già detto che non mi baso solo sul fatto che uno un anno corre e uno no (Pirlo era dopato 5 anni fa ed oggi non lo è più?! Siamo seri…).Ma se (faccio un esempio a caso…)in un ciclo triennale in una squadra ci sono 6 giocatori che corrono come disperati in un modo come non han mai corso negli altri 10 anni di carriera, se uno di loro mi viene a raccontare che è stato messo fuori rosa perchè ha rifiutato le flebo, se un altro di essi criticato per il rendimento nella nuova squadra va dal medico della nuova squadra e gli da una lista chilometrica di farmaci (entrati nella lista doping a partire dall’anno successivo… N.d.R.) dicendogli “ciccio, se non mi date sta roba poi non prendetevela con me se non corro!…”, se becco l’assistente del medico societario in farmacia che compra un quintale di diuretici, se gli ambienti vicini a quella squadra girano strane voci e sospetti, bèh….un dubbio mi viene!Poi quell’allenatore (che prima del Luna Park Pandoria ha passato decenni nell’anonimato…) può pure essere bravissimo (secondo me no, visto che io oltre agli ottavi posti ricordo anche i tanti esoneri, ma non cambia il discorso…), ma a me che cazzo me ne frega?!…Io non faccio bar sport, quando ho delle fonti credibili racconto, se no sto zitto.Tanto per fare un esempio, poco fa un mio amico m’ha ricordato che in effetti in Europa e in Olanda sull’Ajax giravano strane voci. Ma si tratta appunto di voci, non confermate da fonti o fatti: quindi al momento per me non sussistono. Se un giorno avrò delle carte processuali o delle cartelle cliniche da leggere magari cambierò idea, ma fino a quel momento ogni illazione su quell’Ajax è puramente gratuita…@Jeremy: quello della Juve infatti è un caso particolare ma non sono stato io a mischiare i discorsi. Poi protestano quando uso i paradossi dividendo il mondo in bianco e nero per farmi capire. Per il resto quoto tutto il resto del discorso (perfetto l’esempio di Adriano fisicamente mostruoso anche nella prima esperienza interista e nella Fiorentina, mentre Luciano correva solo al Chievo: ma io sono il malato di mente…), e non potrebbe essere diversamente…

  11. Jeremy…ma figurati…ho detto solo Parma, ma avrei potuto citare anche i 6 mesi fiorentini e diciamo il primo anno solare interista…poi puff, è scomparso.Il senso del mio discorso non cambia…era fortissimo in queste esperienze citate…adesso sembra un bufalo zoppo quando gioca…nessuno di noi sano di mente pensa che prima si dopasse ed ora no…piuttosto è molto più veritiero credere che ora abbia molte più distrazioni nell’ambiente milanese, non abbia più fame di voler diventare famoso (lo è già) …ora se non gioca fa i festini in barca in pieno inverno…forse 6 anni fa non lo poteva fare.

  12. Campa, non voglio venirti contro (ti giuro tu puoi dire qualsiasi cazzata ti passa per la testa e per me vabbene)ma Adriano era mostruoso anche alla Fiore e al ritorno nell’Inter.

  13. Io credo che Atalanta/Ajax (schemi mandati a memoria sin dai pulcini: anche una scimmia risulterebbe un fenomeno) sia diverso da Chievo/Valencia dove giocatori mediocri o quantomeno normali altrove erano diventati tutti dei fenomeni fisici. Prima e dopo quell’esperienza una carriera anonima. Il Foggia come la Roma e la Lazio facevano preparazioni massacranti che ne minavano almeno 3-4 mesi di campionato, che poi si traducevano in primavere da urlo. Zeman non avrebbe mai vinto un campionato con il Real ma con un consigliere difensivo che gli dicesse di mettere la difesa almeno sulla trequarti (fantastico Konsel quando usciva oltre la lunetta per intercettare i lanci….) avrebbe vinto 9 coppe su 10. I vostri discorsi sono pero contorti perche mischiano tutto compresa la Juve che in questo schema rientra solo in parte, visto che era composta da giocatori che hanno reso (alla grande) altrove nella stessa maniera. Diciamo che Agricola sapeva come farli rendere sempre al meglio….JL, praticamente il resto del post non esiste quindi: vabbe tanto si è capito come ti comporti.

  14. Va bene Dane…ognuno la vede a modo suo…io non dico che l’episodio da te detto è una pura invenzione, però poi vedo i dati e nella carriera di Del Neri in serie A, noto che le posizioni occupate dalle sue squadre sono sempre più o meno quelle…Mi sarebbe venuto qualche sospetto in più se dopo il Chievo, avesse sguazzato costantemente al 18 esimo 20 esimo posto…Ripeto, non si possono valutare i calciatori solo se un anno si vedono correre e l’altro sembrano cadaveri…Adriano quando era al Parma era un mostro, detto nel senso buono:gli davi la palla e faceva tutto lui, una forza della natura, un sinistro pazzesco…Negli ultimi 3 anni è un semi-obeso, con un faccione enorme, goffo…allora al Parma era dopato?Certo che no…concorrono tanti fattori, soprattutto ambientali.

  15. Le squadre di Zeman han sempre corso così tanto (e Seno correva così anche all’Inter…), difatti duravano mezza stagione perchè poi si sfiancavano ed erano discontinue. E’ un caso completamente diverso da quelli citati fin’ora. Poi io non ho mai detto che chiunque corra è perchè si dopa (lo hanno scritto altri in merito alle squadre inglesi, ma non sei intervenuto perchè non era Dane a scrivere…) il che la dice lunga sulla tua abitudine di stravolgere i pensieri degli altri a tuo uso e consumo.Semplicemente se uno corre come un disperato solo in quell’anno in cui si serve dal Dottor Fuentes, un dubbio mi viene. Scendi dal pero, sognatore…..




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