Delinquenza privata

Come tutti i processi, anche quello Gea ha avuto i suoi innocentisti ed i suoi colpevolisti. A prescindere dalle posizioni, anche al bar tutti hanno però capito di cosa si stesse parlando: del potere di questa società di procuratori di area moggiana e soprattutto dei metodi più o meno legali con cui questo potere veniva esercitato. Insomma, se è stata citata la Juventus è solo perché il condannato (per finta, con il solito indulto) Luciano Moggi era direttore generale della Juventus e molti giocatori della scuderia Gea transitavano per la società bianconera: gli arbitri, la cupola, le intercettazioni, eccetera sono tutto un altro processo penale ed anche un processo sportivo che invece nel caso Gea assurdamente non c’è stato. Opinioni diverse, materia del contendere chiara. Tranne, secondo molti giornali che aspettavano Massimo Meridio (”Al mio segnale scatenate l’inferno”), che per il presidente della Juventus Cobolli Gigli, il quale parlando di ‘sentenze miti’ presenti e future si sarebbe messo a rifare la conta degli scudetti: soprattutto dei due che la Famiglia ha volentieri gettato nel fuoco purificatorio pur di liberarsi del suo management senza troppi danni. Situazione che Cobolli conosce come pochi altri, dai retroscena della cessione di Ibrahimovic a tutto il resto. In realtà il suo pensiero era più articolato dei titoli d’agenzia: la versione meno incendiaria l’ha riportata proprio Tuttosport, visto che rimandava tutto al processo di Napoli e cioè quello al moggismo più prettamente juventino. Tornando all’oggi, la ‘violenza privata’, cioé il metodo usato dai Moggi per convincere i giocatori (Amoruso, Blasi, Zeytulaev, Boudianski) ad andare nelle società decise dal capo, è un reato molto più concreto (ma giuridicamente meno grave) dell’associazione per delinquere. Non riguarda la Juventus, ma un uomo (per la verità due) giudicato ‘delinquente’ (virgolette in funzione anti-querela, ma il concetto è quello) da un tribunale. Ma quanti nel mondo del calcio, a partire dai giornalisti, avranno il coraggio di definire Moggi per quello che è?
Stefano Olivari
stefano@indiscreto.it

  1. Dane

    Mario, nessuno ha mai detto che Moggi ha inventato i magheggi e ne avesse il monopolio. Ma tra OJ Simpson e Jack lo Squartatore una differenza esiste…

  2. mario

    A tutti quelli che si stupiscono dei metodi Moggiani, si guardino bene intorno anche quando qualcuno voleva portare Cassetti a milano grazie ai buoni uffici del Becca “scusate se insisto”, tutto extra-procuratore, ovviamente.Oppure delle cronache romene dei fratelli Becali nell’affare Chivu.Oppure del faraone Mido che sul cartellino dopo la voce cognome aveva le coordinate bancarie del conto estero.Qualunquismo? forse

  3. spike

    Sui metodi moggiani dico un solo nome:Miccoli

  4. Dane

    @Ivan, e “l’uomo di calcio” De Canio?!…p.s.: a proposito dell’indipendenza del Messina, chi si ricorda la sceneggiata di Zoro per dei fischi razzisti che allo stadio nessuno aveva colto e che riempì le pagine dei giornali togliendo spazio all’udienza per il processo alla Juve che “casualmente” proprio quella settimana andava in scena?!…

  5. campatelli

    Ivan.fab…aspetta però…Nelle 2 stagioni di Capello…il Messina si trovava in Serie A…però al ritorno, per 2 anni di fila….affrontò in casa la Juve…sempre verso febbraio marzo,la Juve era in calando…Ebbene, nel 2004/05 fu un brutto 0-0 (Il Messina era ben tranquillo) e nel 2005/06 un sudatissimo 2-2…con doppietta per i siciliani di Floccari, il cui gol del definitivo pareggiò fu realizza to all’87 esimo…Penso che se fosse stato vero quello che hai insinuato tu…il Messina avrebbe dato tranquillamente i 6 punti alla Juve…invece non è stato così…

  6. Ivan.fab

    L’altra cosa spiacevole del moggismo erano certe squadre di serie A con metà giocatori arrivati in un modo o nell’altro grazie a Moggi. Chi se lo ricorda un Messina stile partita della vita contro un Milan in lotta con la Juve?

  7. Hytok

    @charlie: a proposito di Sculli, per la stagione in corso hai pienamente ragione, ma fino all’anno scorso, era inviso agli stessi tifosi del Genoa, che malsopportavano la sua presenza in campo da “soldatino obbediente” sul piano tattico, dioscuro del Gasperini che l’aveva allenato prima nella primavera della Juve e poi a Crotone.

  8. cydella

    @charlie: un conto è parlare di top-level, un conto è parlare di midcarding (si vede che seguo il wrestling?!). Grabbi non era il nuovo Maradona, ma a livello dei vari Calaiò, Di Vaio, Maccarone,… ci starebbe tranquillamente. E invece. Tutta lì la differenza.

  9. charlie

    Ok, comunque Sculli da un po’ ormai non è più attaccante puro (anche perché in quanto tale effettivamente aveva una media gol scoraggiante) ma gioca da esterno (come si diceva una volta? Tornante? Ala di raccordo? Insomma qualcosa del genere, con ovvie differenze legate al mutare delle soluzioni tattiche nel tempo), in un ruolo che presuppone anche una cospicua partecipazione alla manovra d’approccio e rientri, e come tale sta avendo da almeno un anno un rendimento elevatissimo e in questa stagione (girone di andata non ancora concluso) ha già realizzato sei gol. Quest’anno, per dire, doveva essere la riserva di Palladino ma alla fine, anche prima che l’ex Juve si infortunasse gravemente, in campo ci è andato quasi sempre lui, e al di là di ogni dietrologia non credo che a certi livelli (parliamo di alta Serie A) ci siano allenatori così ottusi da mettere in campo sistematicamente un giocatore inutile e scarso solo per obbedire ad ordini di scuderia… Quantomeno Gasperini non lo è di certo. Se un calciatore è in qualche modo paraculato, che giochi o non giochi tutte le domeniche una buona sistemazione in A o in B alla fine la trova in ogni caso. Su Grabbi siamo in parte d’accordo: incidenza moggiana pesante nello sviluppo della sua carriera, come detto, ma fisicamente aveva la consistenza, per fare un esempio, di un Taddei (quello passato da Genoa, Fiorentina e ora Brescia, in un calvario di infortuni), e a livello di personalità la sua storia può forse paragonarsi a quella di un Marco Macina (visto dall’esterno, ovviamente: poi magari conoscendolo ne trarrei tutt’altra impressione), e con tali caratteristiche una carriera calcistica ad alto livello è quantomeno problematica.

  10. Dane

    Riguardo Grabbi non ho mai detto che fosse un genio incompreso, ma solo che fino ai 20 anni non aveva nulla di meno (anzi…) di altri colleghi (ricordo ancora i commenti entusiasti degli juventini “abbiamo un secondo Del Piero e il primo non è ancora sbocciato definitivamente!…”).Non dico che avrebbe fatto la medesima carriera dei vari Pirlo, Del Piero e Totti, ma ad un posto in serie A come Stroppa, Cozza e D’Agostino avrebbe potuto aspirare benissimo.Sculli è un attaccante da 3 gol all’anno che anche nelle stagioni peggiori ha sempre trovato una squadra che gli concedesse posto addirittura da titolare.Anche Balotelli e Pato qiest’anno hanno mostrato problemi personali extra-calcistici, ma se da domani venisse loro preclusa qualsiasi squadra dalla serie B in su resterei perplesso…p.s.: qualcuno ricorda il “saliscendi” in Nazionale di Oddo?!…

  11. charlie

    Ragionando in termini percentuali, ritengo che i motivi della fallimentare carriera (rispetto alle aspettative iniziali) di Grabbi siano da attribuire al 40 per cento (che è tantissimo, d’accordo) a Moggi e compagnia, ma c’era dell’altro, in primis un fisico di cristallo che gli ha impedito sistematicamente di scendere in campo con una continuità almeno decente, e una personalità pressoché inesistente, dimostrata anche dalla negativa esperienza oltremanica, che lui stesso commentò dicendo di non essersi riuscito ad abituare agli stili di vita britannici. I Moggi hanno fatto del male a molti e anche io, come Dani, vorrei che sparissero a vita dal nostro calcio e dall’Italia (mentre presto li ritroveremo come opinionisti in qualche giornale o emittente, in base alla logica tutta italiana che gli onesti per lavorare devono andare all’estero mentre i…. “discutibili”, diciamo così, hanno le porte spalancate ovunque, in ogni settore, se è vero che persino a spacciatori e assassini vengono offerti ruoli di testimonial di marchi alla moda), però le loro malefatte non devono diventare alibi per coprire colpe che risiedono altrove. PS: Sculli, al di là del suo passato discutibile (ma ormai lontano), sta facendo un campionato monstre e secondo alcuni meriterebbe la Nazionale (del resto se viene convocato Pepe…). Carlo – Carlin

  12. Gargaroz

    @Gabriele: i giocatori nel processo erano le eventuali parti lese e sono andati come testimoni…che c’entrano loro con l’associazione a delinquere? al limte se un testimone ritratta lo si può accusare di falsa testimonianza…@Dane: riguardo Grabbi, ai tempi, sul Muro credo che fui io a polemizzare con te e ricordo bene che non stavo shignazzando… comunque volevo solo segnalarti il sito del genio incompresohttp://corradograbbi.blogspot.com/

  13. Gabriele Porri

    che poi se i giocatori che non hanno confermato in sede di dibattimento le loro testimonianze lo avrebbero fatto, penso li avrebbero condannati anche per l’associazione.

  14. Dane

    In un sistema come quello statunitense Moggi prenderebbe un anno di galera per ogni carriera interotta, stoppata o deviata. E già sarebbe un forte sconto: un anno di vita confiscato a fronte di 10 (carriera media di un calciatore). Basterebbero tre calciatori e ci leveremmo Moggi dalle palle per un trentennio.La sua analisi Direttore è perfetta, quando io parlai di Grabbi il Muro mi sghignazzò in faccia. Vuoi mettere Sculli, eh…..

  15. Stefano Olivari

    L’astuzia mediatica di Moggi (che poi non è astuzia: basta telefonare ai giornalisti che gli devono favori, dalle promozioni all’esilio dei colleghi antipatici passando per pagamenti di altro tipo) risiede nel mescolare la sua situazione personale con quella della Juventus. Sarà deformazione professionale, per avere lavorato tanti anni per l’Associazione Calciatori, ma per me il moggismo si capisce meglio conoscendo storie di serie B e C, dove le minacce e le carriere rovinate sono qualcosa di più concreto di quanto possa avvenire in serie A. Trezeguet può sempre andarsene altrove, Piripicchio trova solo porte in faccia da parte dei direttori sportivi forforosi.

  16. clinter

    Hytok, non sono io un mago, son loro prevedibili. Per evitarmi acidità varie, non ho visto la trasmissione, ma mi fido di te.Per fortuna da domani sono a sciare e il masochismo che mi spinge a zappingare sulle TV locali resterà insoddisfatto.Comunque hai ragione; su telenova sono più umani. Resisti. Hasta siempre.

  17. Hytok

    @clinter: sei un mago: stasera su Antenna3 sta andando in scena la piéce che hai descritto. Io preferisco evitarmi il sangue acido, e guardo principalmente Telenova, che nonostante le pecche ha i suoi barlumi di competenza e simpatia (ma che fine ha fatto Visnadi?).

  18. Dane

    Clinter, chissà perchè ma anch’io ho avuto lo stesso sospetto. Per i sofismi citati dal Direttore si svicolerà fino all’appello, allorquando se non arriverà l’assoluzione arriverà certamente una riduzione della condanna a pochi mesi, per poi attendere la Cassazione per il “Tana libera tutti!”.Nel frattempo i vari leccaculi ci puccieranno il biscotto…

  19. clinter

    Per rispondere alla domanda, retorica, del Direttore, prevedo che molti addetti ai lavori non si lasceranno sfuggire l’occasione per arrufianarsi ‘sua eminenza(grigia)’ Luciano. In questa operazione si distingueranno gli opinionisti della più baciaculo del consonsorzio Telebaciaculo: Telelombardia(Antenna3). Il capacissimo (per i suoi fini)conduttore Ravezzani rimesterà la situazione da par suo, per dare gli assist opportuni agli ‘amiconi’ di don Luciano: Bacci e Franco ‘Porchetta’. Lo scipito Becca si esimerà, come al solito, lasciando spazio al pazzo pelato. Chi avrà stomaco di teleassistere dovrà sperare(udite, udite!) nel sussiegoso Suma per ascoltare qualche opinione avversa alle tesi di Cobolli Crisantemi. Per ora le grandi firme invitano alla cautela(Sconcerti, F.Bocca, Palumbo) ma resisteranno poco.Honnit soit qui mal y pense.

  20. spike

    appunto. in un sistema sano.

  21. Stefano Olivari

    Con i sofismi all’italiana possiamo dire che uno delinque ma non che sia un delinquente, però più importante del marchio è secondo me il concetto. Il problema è che un sistema sano, composto da club con pari dignità, i Moggi avrebbe dovuto espellerli senza bisogno di sentenze. Invece per cacciarli anche i padroni della Juventus hanno dovuto interventarsene di ogni tipo. E non ci sono ancora riusciti…

  22. Dane

    Direttore, cosa fosse Moggi lo sapevamo ancora prima delle intercettazioni e di Calciopoli, ma purtroppo nemmeno adesso possiamo ancora definire Moggi un delinquente: il paracadute ipocrita dice che fino al terzo grado di giudizio Moggi potrebbe querelarci…




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